EUGENE CHADBOURNE (USA)

Rassegna Musiche Extra-Ordinarie

banjo, voce

Un ribelle tra i ribelli, un vero uomo rinascimentale.

Potremmo terminare qui la narrazione di Doc Chad, anche perché il compito di descrivere la vita e il lavoro di Eugene Chadbourne (aka Doc Chad) è più che scoraggiante. La sua musica è così unica e la sua produzione ultratrentennale così vasta e importante che non gli si renderà mai giustizia in poche righe.
Innanzitutto è un amante della musica, che ascolta con mente aperta e che si riflette in qualche modo nei suoi set. Thelonious Monk, Eric Satie, Merle Haggard, Phil Ochs, potrebbero risultare punti di partenza familiari, ma anche se lo avete già sentito suonare, non lo sentirete ancora nello stesso modo. “Non puoi riprodurre la stessa nota due volte”… e qui siamo nel cuore dell’improvvisazione. E’ una sintesi della musica, dello strumento, del luogo e di tutto ciò che è con sé in quel momento, deviato dal suo amore infinito per la musica country. Che non è un repertorio normalmente ascoltato allo Stone di New York o nei festival d’avanguardia europei, ma questo è Doc Chad, prendere o lasciare.
L’elenco degli artisti che hanno collaborato con lui è esagerato: Camper Van Beethoven, John Zorn, Aki Takase, Jimmy Carl Black, i Violent Femmes e Sunwatchers sono solo una manciata. È uno dei fondatori del movimento “low-fi” o “low tech” che ha visto migliaia di artisti autoprodursi le loro cassette e cd. Ha anche ispirato molti come creatore di strumenti. Nell’ultima performance all’Area Sismica ha inventato sul momento un rastrello… elettrico.

ingresso €8
area sismica è un circolo arci

Nei prossimi giorni