Rassegna Musica Inaudita e Musiche Extra-Ordinarie
in collaborazione con Fondazione Masini e Liceo Artistico Canova
Dal 30 ottobre al 3 novembre si terrà l’ottava edizione del festival Forlì Open Music, che si svolgerà in matinée alla Fondazione Masini, che mette a disposizione la Sala Sangiorgi e tutte le aule didattiche in cui si svolgerà la parte del festival rivolta agli studenti, e poi ad Area Sismica. La lista degli ospiti annovera Stefano Zenni con una masterclass dal titolo Le pulsazioni del jazz contemporaneo, il Masini Jazz Ensemble (composto da Enrico Cristofani al piano, Giuseppe Zanca al basso, Giorgio Babbini al clarinetto, Michele Pazzaglia al sax e Gian Luca Berardi alla batteria), il giornalista Ashley Khan con la conferenza The House That Trane Built – La storia della Impulse Records, il pianista Fabrizio Ottaviucci, il percussionista Michele Rabbia, i Genera di Luca Venitucci, Dario Miranda ed Ermanno Baron, il contrabbassista Enrico Francioni con l’omaggio a Fernando Grillo, 7 Dances con Eugenio Colombo (sassofoni, flauto) e Roberto Bartoli (contrabbasso), il Chris Pitsiokos Ensemble e infine TellKujira feat. Marco Fiorini (Ircam). I TellKujira sono stati proposti da Area Sismica alla Music Commission della Regione Emilia-Romagna per l’ultimo triennio, venendo accettati, incidendo un disco e facendo vari tour (sempre con il supporto della Muci Commission). Verso la fine del triennio sono stati inoltre selezionati per fare una residenza di 21 giorni presso l’Ircam di Parigi, centro di ricerca e innovazione musicale fondato nel 1977 e dedicato allo studio della musica contemporanea e delle tecnologie del suono.
Il Forlì Open Music è una rassegna unica nel suo genere, da sempre contenitore di linguaggi artistici diversi e luogo di incontro tra forme culturali sempre nuove, grazie alla diversità dei linguaggi musicali proposti, che per la sua ottava edizione torna a parlare di musica del presente, accogliendo artisti di fama internazionale ma anche talenti nostrani, e focalizzandosi sulle nuove generazioni di musicisti, giovani ma già affermati.
Un festival che si è fin da subito distinto per la sua trasversalità rispetto a vari mondi musicali; intenzionalmente la musica della tradizione storica si intreccia con quella del presente, in un’azione dalla forte connotazione divulgativa. Si intende porre attenzione e sensibilizzare gli ascoltatori su musiche diverse nate nello stesso contesto storico. Non proporre semplicemente il prodotto finale, ma mostrare luoghi ed espressioni sonore del pensiero. Una musica che può essere scrittura ma anche realizzazione estemporanea, improvvisazione, sperimentazione, evocazione.
I PROTAGONISTI
Stefano Zenni
Stefano Zenni è uno dei più noti musicologi in ambito afroamericano. È titolare della cattedra di Storia del jazz presso il Conservatorio di Bologna. Da più di 25 anni è il direttore della rassegna MetJazz presso la Fondazione Teatro Metastasio di Prato. Dirige il Torino Jazz Festival, di cui è già stato direttore dal 2013 al 2017. Per questi festival ha realizzato numerose produzioni originali, prime assolute ed esclusive con i più grandi artisti internazionali. È autore di libri su Louis Armstrong (Satchmo. Oltre il mito del jazz, nuova edizione 2018), Herbie Hancock, Charles Mingus, oltre a I segreti del jazz e la vasta Storia del jazz. Una prospettiva globale (Stampa Alternativa). Il saggio Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore (EDT) ha suscitato un vivace dibattito in ambito musicale. Tiene con successo conferenze divulgative in tutta Italia, tra cui le Lezioni di jazz a Roma. È stato a lungo collaboratore di Musica Jazz e del Giornale della Musica. Redige le voci jazz per Dizionario Biografico degli Italiani (Treccani) e del Grove Dictionary of Jazz. È stato candidato ai Grammy Awards come autore delle migliori note di copertina. Collabora da oltre 30 anni con Rai Radio3.
Masini Jazz Ensemble
È composto da Enrico Cristofani al piano, Giuseppe Zanca al basso, Giorgio Babbini al clarinetto, Michele Pazzaglia al sax e Gian Luca Berardi alla batteria, tutti docenti della Fondazione Masini che hanno sposato i presupposti didattici del Forlì Open Music, creando questo ensemble ad hoc.
Michele Rabbia
Funambolo della batteria e di tutto ciò che si può percuotere, autore di memorabili performance in solo, grazie al suo interesse per la musica improvvisata ha collaborato in studio e dal vivo con i più disparati musicisti in ogni angolo del mondo. In Italia ha suonato e suona con tutti i big, da Schiaffini a Salis, da Fresu a Battaglia, così come all’estero con Dominique Pifarély, Marc Ducret, Michel Godard, Bruno Chevillon.
Ashley Khan
The House That Trane Built – La storia della Impulse Records
È l’etichetta che rivoluzionò la scena jazz internazionale in piena epoca rock, e ancora oggi incarna il sound vellutato e arrabbiato degli anni sessanta. Nata nel 1960 da una costola della abc-Paramount, la Impulse rappresenta la simbiosi esemplare tra un musicista e un marchio discografico. John Coltrane le prestò le urla graffianti del suo sax e le lasciò in eredità un magistero spirituale, consegnandola al mito. Con un catalogo che dava spazio al jazz tradizionale come al prorompente spirito della New Thing, le copertine dai colori squillanti e l’originalissimo packaging a libretto, il marchio statunitense incarnò e per certi versi profetizzò le ansie spirituali, le rivendicazioni politiche, il fervore sperimentale di un quindicennio di cambiamenti storici, sociali e musicali. Attorno alla Impulse ruotò una galassia di personaggi che ne decretarono il successo commerciale e il trionfo artistico: musicisti che incisero dischi senza tempo, produttori che misero a segno fortunati colpi di marketing, designer che seppero plasmare un prodotto raffinato, di sconcertante modernità. Sulle loro orme, Ashley Kahn ripercorre le principali tappe del marchio, dissodando gli archivi delle più importanti riviste di settore, intervistando i protagonisti ancora in vita e rintracciando le testimonianze scritte di quelli ormai scomparsi. La storia dell’etichetta è intervallata da trentasei schede dedicate agli album che ne hanno plasmato l’identità: fotografie, note di copertina, aneddoti raccolti dalla viva voce di Ray Charles, Sonny Rollins, Ornette Coleman, Alice Coltrane, Gato Barbieri, Archie Shepp, Keith Jarrett ci accompagnano alla scoperta di brani impressi nella memoria, di dischi culto da due generazioni. E ci invitano a entrare nella «casa, traboccante di rivoluzione e profumata di incenso, costruita da John Coltrane».
Fabrizio Ottaviucci
È tra i massimi protagonisti della musica contemporanea, noto per le sue prestigiose e durature collaborazioni con maestri del calibro di Markus Stockhausen e Stefano Scodanibbio, e per le sue interpretazioni di Stockhausen, Cage, Riley e Scelsi con cui collaborò direttamente. Pianista eclettico, Ottaviucci unisce alla prassi interpretativa quella compositiva, spostandosi dalla musica minimalista a quella seriale, dodecafonica e aleatoria.
Genera
Genera (Luca Venitucci, piano, melodica, dispositivi elettronici; Dario Miranda, contrabbasso; Ermanno Baron, batteria) si muove tra composizione estemporanea e forme fluide, aperte e flessibili che organizzano il flusso libero dell’improvvisazione senza imbrigliarlo in strutture eccessivamente rigide e vincolanti. La formazione strumentale si richiama inequivocabilmente a quella del piano trio di matrice jazzistica, e tuttavia tale riferimento viene ampliato e condotto verso territori imprevedibili grazie all’uso di tecniche estese, dispositivi elettronici e sonorità inusuali come quelle della melodica trattata con effetti. La musica di Genera è dunque il frutto del combinarsi di intenzioni diverse e complementari: esplosioni free e incalzanti groove si intersecano con momenti maggiormente introspettivi e cameristici, perlustrazioni sonore acustiche ed elettroacustiche si connettono con parti più dilatate e quasi ambient. Active Observation, primo album di Genera, è uscito il 19 ottobre 2023 per Aut Records ottenendo recensioni positive su diverse testate cartacee e online tra cui Musica Jazz, Blow Up, Jazz Convention, Percorsi Musicali e zero.eu e passaggi radiofonici su Battiti Rai3. Nazim Comunale inserisce l’album nella sua classifica dei 10 migliori album del 2023 su Blow Up e suI Giornale della musica.
TellKujira feat. Marco Fiorini
La collaborazione fra tellKujira e Marco Fiorini nasce nel novembre 2023 grazie a una residenza artistica presso l’IRCAM di Parigi all’interno del progetto REACH (Raising Co-Creativity in Cyber-Human Musicianship). Il progetto prevede lo sviluppo di software per la co-improvvisazione tramite agenti informatici di intelligenza artificiale, la divulgazione scientifica e la creazione artistica, al fine di applicare in maniera concreta queste nuove tecnologie in reali contesti di performance.
tellKujira è stato definito un “Quartetto d’avanguardia, stilisticamente apolide, a tratti ipnotico”. tellKujira è formato da Ambra Chiara Michelangeli (viola/effetti), Francesco Diodati (chitarra/effetti), Francesco Guerri (violoncello) e Stefano Calderano (chitarra/effetti), e nasce nell’autunno 2020 come quartetto da camera atipico, con due chitarre elettriche al posto dei violini. La musica si muove tra contemporanea, elettronica, art rock e free jazz, avvalendosi di una scrittura collettiva derivazione diretta di lunghe sessioni di improvvisazione. In questo processo si articola un percorso musicale flessibile, alla continua ricerca di struttura, aperto alla contaminazione e che mira ad immergersi in paesaggi sonori astratti, a volte ambient, nella poliritmia, in timbriche industriali. Una miscela versatile, che non esita a decostruire qualsiasi tipo di linguaggio.
Marco Fiorini è un musicista e ricercatore italiano che si dedica all’improvvisazione e alle nuove forme di espressione musicale. Si è laureato in Sound and Music Computing (MSc) all’Università di Aalborg a Copenaghen e in Ingegneria Informatica (BSc) all’Università di Bologna. Attualmente fa parte del team di Music Representation dell’IRCAM, dove è impegnato in ricerche legate al progetto ERC REACH, in particolare sul software di improvvisazione co-creativa Somax2, e sta esplorando nuove forme di interazione nella musica improvvisata con agenti artificiali. Lavora a progetti di ricerca artistica insieme a musicisti come Jöelle Léandre, Lorenzo Colombo, Sylvain Luc, György Kurtág Jr, Jean-Marc Montera, Horse Lords, tellKujira, William Teixeira, Anaïs del Sordo, Turner Williams Jr, Michal Wróblewski e Jonas Gerigk.
Enrico Francioni
Nato e residente nel Montefeltro, Enrico Francioni è interprete e compositore. Come contrabbassista è interessato alla produzione del Novecento storico e contemporanea, mentre come compositore è attivo nella musica elettroacustica e strumentale. Si è diplomato in Contrabbasso e in Musica Elettronica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro, dove ha studiato contrabbasso con Fernando Grillo e Bruno Tommaso e Musica elettronica con Eugenio Giordani. Ha interpretato e registrato in prima assoluta la Suite I per contrabbasso di F. Grillo seguendone le fasi creative in stretto contatto con l’autore. Come solista è stato premiato in concorsi nazionali ed internazionali.
7 Dances (Eugenio Colombo, sassofoni, flauto; Roberto Bartoli, contrabbasso)
«Nei racconti di magia c’è spesso una linea di confine tra il conosciuto e l’ignoto in cui sono presenti segni inequivocabili di qualcosa di indefinito, di misterioso ed estraneo. Queste sette danze si muovono in quel territorio al confine tra la composizione e l’improvvisazione, ed esplorano quella terra di nessuno collocata tra questi due mondi».
Eugenio Colombo. Sassofonista, flautista, compositore è nato a Roma nel 1953. Ha iniziato da autodidatta sia come strumentista che come compositore, diplomandosi poi in saxofono al Conservatorio di Frosinone sotto la guida di Baldo Maestri. Successivamente ha studiato composizione con Michele dall’Ongaro presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio. Ha scritto diversi brani per strumento solista e per formazioni più grandi come: quartetto di sassofoni, trio d’archi, big band e banda d’ottoni con solisti improvvisatori. È uno dei membri fondatori dell’Italian Instabile Orchestra. Tra le numerose collaborazioni ricordiamo Giancarlo Schiaffini, Giovanna Marini, Anthony Braxton, Demetrio Stratos, Misha Mengelberg, Bruno Tommaso, Steve Lacy, Cecil Taylor, Martin Joseph.
Roberto Bartoli. Contrabbassista e compositore, ha partecipato a festival internazionali in molti paesi europei, oltre che in Medio Oriente ed in Africa. Ha collaborato a numerosissime registrazioni per diverse etichette discografiche e molte sue composizioni sono state trasmesse nelle programmazioni di RAI-Radio3. Molto attivo nel campo della didattica, è stato per diversi anni docente di contrabbasso e didattica d’insieme presso la Nuova Scuola Comunale di Musica di Imola, dove ha diretto anche l’orchestra degli allievi. Con l’EBairàv Ensemble, nel 2013 Si è esibito al Teatro alla Scala di Milano, presentando alcune sue composizioni originali dedicate a Bela Bartòk.
Chris Pitsiokos Ensemble (Chris Pitsiokos, sax, harmonica; Tizia Zimmermann, fisarmonica; Quentin Tolimieri, synth; Antti Virtaranta, contrabbasso; Luca Marini, batteria)
Chris Pitsiokos è un sassofonista emergente della nuova scena improvvisativa newyorkese, sempre in bilico tra una minuziosa ricerca timbrica e l’energia espressiva della “fire music”. Nato negli Stati Uniti nel 1990, è un improvvisatore, compositore e poli-strumentista dedito ai linguaggi del jazz, free jazz, improvvisazione libera ma anche della musica contemporanea. Oltre che con le sue be note esibizioni in solo, collabora regolarmente con musicisti come Otomo Yoshihide, Weasel Walter, Nate Wooley, Wendy Eisenberg ed è regolarmente invitato nei principali contesti concertistici in tutto il mondo.
IL PROGRAMMA
30 ottobre – 3 novembre
FORLÌ OPEN MUSIC
mercoledì 30 ottobre
Sala Sangiorgi – Fondazione Masini Forlì
ore 11 – Stefano Zenni
Masterclass. Le pulsazioni del jazz contemporaneo
ore 19 – in collaborazione con Fondazione Masini
Masini Jazz Ensemble
Enrico Cristofani: piano
Giuseppe Zanca: basso
Giorgio Babbini: clarinetto
Michele Pazzaglia: sax
Gian Luca Berardi: batteria
giovedì 31 ottobre
Sala Sangiorgi – Fondazione Masini Forlì
ore 11 – Michele Rabbia
Conduction con ensemble di studenti del Liceo Musicale e dell’Istituto Masini
sabato 2 novembre
Sala Sangiorgi – Fondazione Masini Forlì
ore 10.30 – in collaborazione con Dai De Jazz
Conferenza di Ashley Khan
The House That Trane Built – La storia della Impulse Records
ore 11.30 – Fabrizio Ottaviucci
pianoforte
Morton Feldman – Palais de Mari (1986) 25 min
dalle 18 c/o Area Sismica
Michele Rabbia
percussioni, elettroniche
Genera
Luca Venitucci: piano, melodica, dispositivi elettronici
Dario Miranda: contrabbasso
Ermanno Baron: batteria
TellKujira feat. Marco Fiorini (Ircam)
Ambra Chiara Michelangeli: viola, elettroniche
Francesco Diodati: chitarra el, elettroniche
Francesco Guerri: violoncello
Stefano Calderano: chitarra el, elettroniche
Marco Fiorini: elettroniche
domenica 3 novembre
Area Sismica – dalle 18
Enrico Francioni omaggio a Fernando Grillo
contrabbasso
7 Dances
Eugenio Colombo: sassofoni, flauto
Roberto Bartoli: contrabbasso
Chris Pitsiokos Ensemble
Chris Pitsiokos: sax, harmonica
Tizia Zimmermann: fisarmonica
Quentin Tolimieri: synth
Antti Virtaranta: contrabbasso
Luca Marini: batteria
Ingresso gratuito agli eventi alla Sala Sangiorgi
Ingresso ai concerti all’Area Sismica: € 25 a giornata | abbonamento € 40
Ingresso libero per gli studenti degli istituti musicali.
Area Sismica è un circolo Arci