ARDITTI QUARTET

c/o San Giacomo – P.zza G. da Montefeltro – Forlì

Evento dedicato a Pierantonio Pezzinga

ARDITTI QUARTET  (GB – ARM – BRA – D)

Irvine Arditti: violino
Ashot Sarkissjan: violino
Ralf Ehlers: viola
Lucas Fels: violoncello

Programma musicale
Stefano Scodanibbio – Visas
György Ligeti – Quartetto n.2
intervallo
Stefano Scodanibbio – Lugar que Pasan
Franco Donatoni – La souris sans sourire

Ingresso € 18

Area Sismica e Rassegna Musica Nuova di Macerata hanno deciso di dedicare un progetto musicale a Stefano Scodanibbio, contrabbassista e compositore tra i più importanti degli ultimi trent’anni.
La sua prematura scomparsa avvenuta nel 2012, oltre che privarci di un vero e proprio virtuoso del contrabbasso, ha interrotto un’attività compositiva poliedrica e complessa, che non è sempre riuscita a esplicarsi in incisioni discografiche da consegnare alla storia della musica.
Da questo presupposto nasce l’idea di coinvolgere l’Arditti Quartet, universalmente riconosciuto come uno dei quartetti più rappresentativi della nostra epoca, per interpretare e registrare quattro composizioni di Scodanibbio, tre delle quali mai incise.

L’Arditti Quartet è semplicemente il quartetto d’archi più importante attualmente attivo.
Gode di fama mondiale per la loro classe interpretativa e la tecnica raffinatissima.
Centinaia di composizioni per quartetto d’archi e per musica da camera sono state scritte per l’ensemble fin dalla sua fondazione, avvenuta per merito del primo violino Irvine Arditti, nel 1974. Molte di queste opere hanno lasciato un segno nel repertorio del ventesimo secolo e hanno dato all’Arditti Quartet un posto fisso nella storia della musica.
Le prime mondiali di compositori come Ades, Andriessen, Aperghis, Birtwistle, Britten, Cage, Carter, Denisov, Dufourt, Dusapin, Fedele, Ferneyhough, Francesconi, Gubaidulina, Guerrero, Harvey, Hosokawa, Kagel, Kurtag, Lachenmann, Ligeti, Maderna, Manoury, Nancarrow, Reynolds, Rihm, Scelsi, Sciarrino, Stockhausen, Xenakis e moltissimi altri, valgono più di qualsiasi descrizione della vastità ed ecletticità del repertorio dell’Arditti Quartet.

La stretta collaborazione con i compositori viene ritenuta dall’ensemble fondamentale per il processo di interpretazione della musica moderna, così come il ruolo educativo, ragion per cui svolge innumerevoli masterclass e laboratori per giovani musicisti e compositori di tutto il mondo.

Sterminata la discografia, che include attualmente più di 200 CD.
Il quartetto ha registrato per più di 20 etichette e l’insieme di tutti i CD incisi è la più ampia discografia di contemporanea disponibile per quartetto d’archi degli ultimi 40 anni. Per citarne solo alcuni, Berio, Cage, Carter, Lachenmann, Ligeti, Nono, Rihm, la serie completa di musica da camera di Xenakis e Stockhausen (di cui anche il conosciuto Helicopter Quartet).
Alcune delle uscite più recenti sono con la società francese Aeon e comprendono i profili di Harvey, Dusapin, Birtwistle e Gerhard, Ferneyhough e Paredes.

Negli ultimi 30 anni, l’ensemble ha ricevuto diversi riconoscimenti. Hanno vinto il Deutsche Schallplatten Preis diverse volte e il Gramophone Award per la migliore registrazione di musica contemporanea nel 1999 (Elliott Carter) e nel 2002 (Harrison Birtwistle). Nel 2004 ha ricevuto il ​​premio ‘Coup de Coeur’ dalla Academie Charles Cros in Francia per il loro eccezionale contributo alla diffusione della musica contemporanea. Il prestigioso Premio Ernst von Siemens è stato assegnato a loro nel 1999 per ‘carriera’ nella musica. Restano ad oggi, l’unico ensemble ad averlo ricevuto.
L’archivio completo dell’Arditti Quartet è ospitato dalla Fondazione Sacher di Basilea, in Svizzera.

STEFANO SCODANIBBIO

contrabbassista e compositore (Macerata, Italia, 18.6.1956 / Cuernavaca, Mexico, 8.1.2012), occupa un posto di grande rilievo nella storia del contrabbasso per aver contribuito in maniera decisiva, per più di tre decadi, come interprete, ma specialmente come compositore alla rinascita di questo strumento.
Ha infatti suonato nei maggiori festival di musica contemporanea numerosi pezzi scritti appositamente per lui da compositori quali Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough, Frith, Globokar, Sciarrino, Xenakis.
Ha collaborato a lungo con Luigi Nono (“arco mobile à la Stefano Scodanibbio” è scritto nella partitura del Prometeo) e Giacinto Scelsi.
John Cage, in una delle sue ultime interviste, ha detto di lui: “Stefano Scodanibbio is amazing, I haven’t heard better double bass playing than Scodanibbio’s. I was just amazed. And I think everyone who heard him was amazed. He is really extraordinary. His performance was absolutely magic”.
Ha suonato regolarmente in duo con Rohan de Saram e Markus Stockhausen.
Nel 1996 è stato insegnante di contrabbasso ai Darmstadt Ferienkurse, inoltre ha impartito Master Class e Seminari in diversi luoghi: Rice University di Houston, Berkeley University, Stanford University, Oberlin College, Musikhochschule Stuttgart, Conservatoire de Paris, Conservatorio di Milano.
Ha composto più di 50 lavori principalmente per strumenti ad arco (Sei Studi per contrabbasso solo, Six Duos per tutte le combinazioni dei quattro archi, Concertale per contrabbasso, archi e percussioni, 4 Quartetti, Ottetto per otto contrabbassi, ecc.) e per quattro volte le sue composizioni sono state selezionate dalla SIMC, Società Internazionale di Musica Contemporanea (Oslo 1990, Città del Messico 1993, Hong Kong 2002,Stoccarda 2006).
Nel giugno 2004 ha interpretato la prima esecuzione della Sequenza XIVb di Luciano Berio, una propria versione per contrabbasso dall’originale Sequenza XIV per violoncello.
Attivo nella Danza e nel Teatro ha lavorato con coreografi e danzatori come Virgilio Sieni, Hervé Diasnas e Patricia Kuypers e con il regista Rodrigo García.
Il suo lavoro di Teatro Musicale Il cielo sulla terra, con le scene di Gianni Dessì e la drammaturgia di Giorgio Agamben, è stata eseguito a Stoccarda nel giugno 2006, replicato a Tolentino nel luglio dello stesso anno e a Città del Messico nell’agosto del 2008.
Ha registrato per ECM, Wergo, Sony, Mode, Stradivarius, Ricordi, Montaigne Auvidis, New Albion.
Di particolare rilievo le sue collaborazioni con Terry Riley e con Edoardo Sanguineti.
Nel 1983 ha fondato e diretto per trent’anni la Rassegna di Nuova Musica di Macerata.

foto Astrid Karger

 

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