FRANCESCO PRODE | inaugurazione Auditorium San Giacomo Forlì

Il COMUNE DI FORLI’ inaugura il nuovo spazio SAN GIACOMO – sito in Piazza Guido da Montefeltro – con un programma in cui ha coinvolto AREA SISMICA per 2 concerti d’eccezione:

>>> Francesco Prode – pianoforte

Musicista rivelazione della Biennale Musica di Venezia 2014, grazie a una interpretazione del tutto personale di “… sofferte onde serene …” di Luigi Nono e con una grande passione per il contemporaneo, tenuta a battesimo nel 2005 da Karlheinz Stockhausen a Kuerten, Francesco Prode è stato definito dalla critica internazionale “simbolo della nuova musica”.

Grazie alla sua straordinaria capacità di essere profondamente dentro codici culturali e interpretativi differenti, riesce a cogliere l’essenza musicale dei compositori di tutto il mondo: dalla Corea del Sud alla Cina, alla Francia, agli Stati Uniti. Dal giugno scorso Prode è il pianista ufficiale del New York City Electronic Music Festival.

In Italia e in Europa le affinità elettive di Prode lo conducono a dialogare e lavorare attivamente con compositori del calibro di Ivan Fedele, Denis Smalley, Marco Stroppa, Mark Andre, Alessandro Solbiati, Martino Traversa, Riccardo Panfili, Colombo Taccani.

Le sue interpretazioni sono state trasmesse da radio storiche nella diffusione della musica contemporanea come WDR 3, Rai Radio 3, Radio Cemat. Recentemente le energie di Prode hanno messo a nudo la contemporaneità della Grande Sonata op 11 di Robert Schumann. Proprio per questo Radio Vaticana gli ha dedicato due puntate nella trasmissione Diapason andata in onda a livello mondiale.
Numerose le sue prime esecuzioni, tra cui la prima mondiale di 2×5 e City Life di Steve Reich nella Sala Sinopoli del Parco della Musica di Roma.

Francesco Prode è un’opportunità che la musica contemporanea ha per essere dipanata, raccontata, divulgata.
Da oltre 10 anni lo studio e la passione viscerale per questa arte lo hanno portato a confrontarsi con i più grandi “padri nobili” del ‘900.

Tra questi il sommo Stockhausen, il quale apprezzava di Francesco l’individualità di un suono, tutto impastato di spessore emotivo, che riesce a rendere comprensibile ciò che è complesso, distorto, esteticamente ancora non accettabile.

La qualità del suo suono è una voce narrante, che guida l’orecchio del pubblico attraverso le durezze di una musica che altro non fa che rappresentare le difficoltà e la solitudine del presente.

Francesco non è un esecutore, non è un interprete. E’ un creatore. Quando suona offre al pubblico lo straordinario spettacolo di un artista che sta “vivendo” qualcosa non scritta per lui, ma da lui. Una potente capacità immaginifica e fisica in grado di trasformare il non senso in significato compiuto.

La sua arte interpreta perfettamente la scomodità della musica contemporanea, anzi questa ne è il principale nutrimento. Francesco esprime la contraddizione del presente come profonda vocazione spirituale e carnale. La sua musica è una sinestesia, non è prescindibile dalla sua incredibile presenza scenica. Per apprezzarlo profondamente è necessario “viverlo” mentre offre al pubblico la sua raffinata capacità di giocare su piani sonori, armonici e ritmici contraddittori.

“A proposito di Prode. E’ un fenomeno. Gran virtuoso per tecnica, gran testa, un vero ri-creatore” . Mario Gamba.

 

foto Giorgio Sabatini

 

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